Un’importante scoperta dell’Università di Porto, in collaborazione con i ricercatori Amorim, mette in luce come alcune impercettibili sostanze antiossidanti si trasferiscano dal tappo in sughero al vino venendo assorbite da chi lo beve, contribuendo alla lotta contro il tumore al seno e al colon.
Non solo la migliore chiusura per la conservazione delle caratteristiche organolettiche del vino con un minor impatto sull’ambiente, ma anche l’unica in grado di trasferire al vino stesso quantitativi impercettibili di sostanze che hanno importanti effetti benefici sulla salute. Alcune di queste, infatti, sono risultate possedere importanti proprietà biologiche, tra cui antiossidanti, antitumorali, antinfiammatorie, antibatteriche, e attività di replica anti-HIV. Come a dire che scegliere un vino con un tappo in sughero non solo fa bene all’ambiente ed al vino, ma anche a chi quello stesso vino lo beve con moderazione. A solcare l’onda di questa innovativa scoperta in ambito internazionale è l’Università di Porto in collaborazione con il professore Miguel Cabral, Responsabile del Dipartimento Ricerca e Sviluppo Amorim. La ricerca è stata pubblicata sul Journal of Agricultural and Food Chemistry, una delle più autorevoli pubblicazioni scientifiche al mondo, edita dall’American Chemical Society.
L’analisi di laboratorio
L’estrazione dei composti fenolici da sughero Quercus suber L, privo di schiena esterna, è stata ottenuta con macinazione e setacciatura di alta qualità di sughero portoghese, forniti da Amorim & Irmaos. Granina di dimensioni 0.5-1mm è stata immersa in una soluzione alcolica (12% etanolo, 5,0 g / L di acido tartarico, tamponata al pH 3.2) per 72 ore a temperatura ambiente con agitazione. La sospensione è stata filtrata per gravità, e poi con una membrana, l’etanolo è stato rimosso per distillazione sotto vuoto. Il residuo è stato poi spruzzato con un Mini Spray Drier B-290 lasciato essiccare e la polvere ottenuta è stata estratta tre volte con acetato di etile. Le frazioni organiche sono state combinate ed evaporate fino al secco tutto sotto vuoto. Il residuo è stato disciolto in H2O/MeOH e liofilizzato. Il frazionamento dei composti fenolici è stato effettuato secondo il metodo testato. Una parte di quanto sopra liofilizzato del residuo secco è stato sciolto in metanolo e fatta analisi cromatografica su un Toyopearl TSK HW-40 per 14 h utilizzando metanolo come eluente, a 0,8 mL/min. I composti fenolici sono stati separati in base al peso molecolare, e ogni frazione ottenuta è stata liofilizzata dopo l’eliminazione del solvente. I solidi ottenuti sono stati analizzati mediante HPLC e LC-DAD/ESI-MS.
Effetto sulla crescita di cellule tumorali umane.
Tra i tannini ellagici studiati, di-HHDPglucosio, castalagin, e di-HHDP-galloylglucosio hanno dimostrato una grande attività citotossica contro tutte le linee cellulari, mentre HHDP-di-galloylglucosio è risultato essere il meno attivo. Un confronto della citotossicità di questi composti suggerisce che la presenza del gruppo HHDP sembra essere importante per la citotossicità, e la combinazione di HHDP con gli altri gruppi fenolici carbossilici potrebbe essere essenziale per questa funzione. Diversi studi hanno indicato che i tannini ellagici e l’acido ellagico inibiscono la proliferazione delle cellule del ciclo cellulare inibendone la progressione e di apoptosi. Pertanto, si potrebbe definire che l’acido ellagico e acido gallico idrolizzato dai composti testati nel presente documento possono essere importanti prodotti della citotossicità in cellule tumorali. Alcuni dei composti fenolici presenti nel sughero e testati in questa ricerca hanno mostrato una significativa attività antiossidante e antiradicale e la riduzione delle proprietà, oltre ad avere un rilevante potenziale antiproliferativo, contro le linee tumore della mammella e del colon. È interessante notare che gli antiossidanti testati si sono rivelati agenti citotossici con azione antiproliferativa. Questo potrebbe essere dovuto ad un duplice effetto antiossidante e pro-ossidante di questi polifenoli.
Nel complesso, il sughero ha dimostrato di essere un importante fonte di molecole bioattive con ottime caratteristiche per applicazioni medicinali.