Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, dedito alla lotta contro il cancro che attraverso le sue 106 Sezioni Provinciali e i suoi 390 Ambulatori si radica sul territorio italiano, ponendosi come cerniera tra cittadini e istituzioni, tra territorio e sanitarie, attraverso la diffusione dei propri servizi. Combattere il cancro ’obiettivo che la sezione provinciale LILT di Pescara, associazione di volontariato senza fini di lucro, persegue dal 2008, promuovendo la cultura della Prevenzione Primaria a partire dalle scuole con il Progetto “Sistema Salute” dedicato agli adolescenti e continuando con la Prevenzione secondaria percorrendo il territorio provinciale con il Progetto “Percorso Vita” dedicato agli adulti. Ogni anno in Italia 150.000 persone muoiono di questa patologia. Proprio su questi dati potrebbe addirittura ipotizzarsi una diminuzione della mortalitˆ del 40%, se solo la popolazione smettesse di fumare, imparasse ad alimentarsi, non consumasse alcolici e superalcolici, riducesse la massa grassa, facesse attività fisica costante, si esponesse ai raggi solari con le modalità corrette, si proteggesse dai virus e dalle infezioni, se davvero comprendesse quanto sia importante evitare di favorire il fattore genetico-cellulare del cancro attraverso la riduzione dei rischi ambientali e psicosociali, convincendosi almeno “dell’improrogabilità rivestita dall’individuazione dei tumori in fase precoce” assolutamente in grado di limitare i danni all’organismo e soprattutto di modificarne la prognosi. Nel 2011, la guarigione e la cura del tumore hanno ancora bisogno del nostro impegno, nonostante l’orientamento verso la prevenzione primaria e secondaria del cancro costituisca ormai una salda acquisizione all’interno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità “inutile” la prevenzione, soprattutto nella fase asintomatica. Da un’osservazione clinica e sistematica, si evince che per la maggior parte della gente, la “paura del tumore”, corredata soprattutto dall’errata attribuzione di significato della sua insorgenza e da pregresse esperienze di vita intra ed extra familiari, possa innescare comuni meccanismi reattivi quali la fuga, la sottovalutazione, il diniego, il senso di invulnerabilità, la negazione e l’uso indebito del concetto di sfortuna o fortuna, che spesso determinano l’incremento di comportamenti a rischio e addirittura allontanano l’utilizzo di azioni preventive. Anche la grande speranza per la curabilità del cancro riposta nella ricerca genetica, nella diagnostica molecolare, nella chemioprevenzione, settori da conoscere e da sostenere, deve assolutamente associarsi ai comportamenti corretti, quotidiani, regolari e attivi.
Progetto “SISTEMA SALUTE”.
Nel triennio 2008-2011, la LILT Pescara Onlus, con circa 350 studenti delle scuole superiori, ha portato avanti un progetto pilota di formazione/informazione denominato “Sistema Salute” basato sull’azione sinergica di 4 elementi:
1. la scuola come luogo d’eccellenza per l’apprendimento;
2. i ragazzi come soggetti attivi, informati e protagonisti ;
3. l’integrazione professionale tra oncologi e psicologi nel rispetto delle specificitˆ e delle competenze;
4. l’utilizzo della cornice di riferimento della psicologia della salute associata al modello psiconcologico con misurazioni standardizzate in entrata e in uscita.
E’ accaduto che in fase iniziale il 100% dei ragazzi aveva informazioni e rappresentazioni mentali esclusivamente negative sia sul cancro sia sulla prevenzione oncologica con locus of control esterno. In fase finale, il 60,9 % aveva modificato i contenuti mentali sul cancro e sviluppato un atteggiamento proattivo e consapevole nei confronti della prevenzione oncologica con locus of control interno. Motivazione addotta al cambiamento: informazione diretta e possibilità di confronto immediato. I dati raccolti hanno evidenziato che l’attivazione di un processo sinergico con una metodologia integrata in età evolutiva può facilitare l’utilizzo del pensiero laterale e favorire lo sviluppo del processo di resilienza. Per scoraggiare lo sviluppo della nosofobia che vediamo nell’adulto scettico nei confronti della prevenzione e favorire l’avvicinamento alla prevenzione oncologica in tutte le sue forme, senza incrementare l’ansia per la salute, è d’obbligo rendere “normale” tra i giovani, all’interno della scuola, l’avvicinamento alle tematiche inerenti il cancro e soprattutto rifletterne con percorsi psicoeducativi condivisi e dedicati. Tutelare il nostro futuro dal cancro significa anche sostenere i giovani nel mantenimento del corretto stile di vita a nei periodi adolescenziali, dove il processo di omologazione acritica al gruppo dei pari, nonchè l’individuazione e l’autonomizzazione dal mondo degli adulti porta al consolidamento o all’intensificazione di condotte rischiose. Salvaguardare la salute individuale e familiare consiste nel guidare gli adolescenti a divenire operatori di prevenzione e nella rete dei pari e nella famiglia, rendendoli adulti informati che non hanno timore di affermare che “fortuna che batte il tumore…ma la prevenzione”.