Più bianchi più sani
di Manuela Martignoni, igienista dentale – Casa di cura Ars medica Roma
I prodotti che vengono utilizzati a tal fine contengono principalmente perossido di idrogeno e perossido di carbammide, impiegati in varie concentrazioni a seconda della tecnica che si intende utilizzare e delle esigenze del paziente.
Lo sbiancamento funziona grazie alla liberazione di ossigeno da parte del perossido di idrogeno o di carbammide, nel momento in cui viene posto a contatto con i denti. Queste molecole di ossigeno vanno a disgregare le molecole dei pigmenti responsabili della discromia, rendendole dunque non più visibili. Lo sbiancamento dentale agisce solo sui denti naturali, non agisce su corone protesiche, otturazioni o qualsiasi altro materiale da restauro presente nel cavo orale. Anzi, è bene considerare che, dopo un trattamento sbiancante, eventuali corone protesiche od otturazioni potranno essere maggiormente visibili in quanto non più adeguate al nuovo colore raggiunto dai denti naturali. In tal caso potranno essere sostituite con altre dello stesso colore dei denti sbiancati. Con lo sbiancamento effettuato in ambulatorio, direttamente dal dentista o dall’igienista dentale, si possono sbiancare i denti vitali.
RACCOMANDAZIONI
Durante il trattamento sbiancante sarebbe opportuno evitare l’assunzione di cibi e bevande particolarmente colorati come per esempio:
• tè, caffè, coca-cola, vino, cocktail, salse, sughi ecc;
• fumo (sigarette, pipa), tabacco da masticare;
• verdure come carciofi, carote, pomodori ecc;
• frutta come fragole, frutti di bosco, marmellate ecc;
• caramelle colorate, liquirizia;
• colluttori.
Tali raccomandazioni sarebbero auspicabili anche dopo la fine del trattamento, di modo da prolungare il più possibile i risultati ottenuti. Tale durata è fortemente influenzata dalle abitudini alimentari, dall’igiene orale e dall’attenta esclusione di tutte le situazioni che possono favorire una precoce recidiva del colore.
Lo sbiancamento dentale professionale attualmente è una pratica sicura per i pazienti, che non altera o rovina lo smalto dei denti ed inoltre permette una predicibilità di risultato molto elevata. I possibili effetti collaterali che si possono presentare sono ipersensibilità dentinale soprattutto agli stimoli termici freddi. Tale sensibilità, che può essere più o meno lieve, è assolutamente reversibile nel giro di poche ore. La sensibilità dovuta allo sbiancamento dentale può essere attenuata con l’applicazione topica di fluoro o di nitrato di potassio (i principi attivi dei desensibilizzanti che possono essere forniti dal dentista), utilizzando dentifrici idonei ed evitando di assumere:
cibi troppo caldi o troppo freddi;
cibi o bevande ipertoniche (per esempio bibite molto zuccherate);
cibi o bevande eccessivamente acidi (bibite gassate, succhi di frutta, yogurt ecc).
PROCEDURA
Il trattamento prevede che tutti i tessuti molli sia interni che esterni (gengive, lingua, labbra) siano protetti utilizzando una diga fotopolimerizzatrice. Il gel applicato direttamente sulla superficie dei denti viene attivato tramite fonte di luce con lampada a LED o laser.