In 10 anni esplose dermatiti atopiche: + 10%. La città soffoca nello smog, a rischio bambini e fasce deboli. L’allarme arriva dai dermatologi della capitale che vedono aumentare di continuo il numero di patologie e disturbi collegati allo smog.
A rischio specie i bambini, soggetti più sensibili di altri all’aggressione degli agenti inquinanti, ma non bisogna dimenticare anche chi per motivi professionali è maggiormente esposto a gas di scarico, polveri sottili e monossido di carbonio come la polizia municipale. “Negli ultimi 10 anni – dichiara la dott.ssa Maria Grazia Caputo, medico estetico presso l’ambulatorio di medicina estetica dell’ospedale Fatebenefratelli – c’è stato un incremento del 10%, soprattutto nei bambini, di casi di dermatite atopica. L’inquinamento, infatti, oltre a favorire l’invecchiamento, favorisce la comparsa di manifestazioni allergiche come dermatiti, eczema ed eritemi”.
Roma è una delle città italiane più congestionate dal traffico e, sulla base dei dati diffusi dall’Arpa Lazio, le zone più a rischio per i danni dovuti all’inquinamento sono il centro e la parte orientale della capitale. Lo scenario che ne viene fuori non è dei più rosei con Tiburtina, Largo Preneste e Cinecittà da bollino rosso. In particolare le stazioni di rilevazione del Tiburtino dimostrano che ben 10 installazioni su 12 superano i limiti di biossido di azoto previsti dalla legge (max 18 ore) arrivando a 21 ore. Il centro, invece, è il paradiso delle polveri sottili (Pm10) che, grazie all’alta concentrazione di edifici vicini, hanno maggiore facilità nel depositarsi.
Fondamentale quindi portare i bambini all’area aperta, ma in zone verdi, per ossigenare non solo i polmoni, ma anche la pelle, a prescindere dalle fasce orarie. In estate, invece, è preferibile non uscire nelle ore centrali della giornata, poiché il caldo e il sole sono maggiori, e soprattutto chi abita nelle città è maggiormente esposto agli effetti degli agenti inquinanti.
Promosse senza ombra di dubbio le ztl. L’inquinamento è, infatti, uno dei maggiori fattori di deterioramento della pelle e di indebolimento della cute soprattutto per chi vive e si sposta nei centri delle grandi aree metropolitane del nostro Paese. Non a caso pedoni, ciclisti e motociclisti sono tra i più esposti a patologie e infiammazioni dermatologiche.
Pertanto le zone no-traffic non sono soltanto un mezzo per sveltire il traffico e regolare gli accessi ai centri cittadini ma, oltre a rappresentare una tutela generale per la salute dei residenti, nello specifico svolgono un’efficace azione preventiva nella difesa della pelle dagli attacchi di agenti esterni presenti nell’atmosfera.
Secondo i dati della dottoressa Caputo, nell’ultimo decennio oltre alla dermatite atopica, in percentuale pari al 10%, sono aumentati anche gli eczemi (9%) e gli eritemi (7%), ma anche l’acne (4%) e l’invecchiamento precoce della pelle (3%), sempre per colpa degli agenti inquinanti.
Ma quali sono le patologie che lo smog può causare? “L’inquinamento atmosferico – afferma la dott.ssa Caputo – con l’azione dei relativi agenti inquinanti comporta l’accelerazione del processo di invecchiamento della pelle che diventa più sensibile, secca, perde tono, perde luminosità, perde compattezza, compaiono rughe e macchie. Inoltre non sono da escludere manifestazioni allergiche come eczemi, eritemi e dermatiti irritative e, in soggetti predisposti, dermatite atopica”.
“Per proteggersi – prosegue l’esperta – bisogna prestare innanzitutto molta attenzione alla detersione che deve essere effettuata con prodotti delicati che non facciano schiuma per non compromettere ulteriormente il film idrolipidico con possibile aumento della secchezza, del prurito e dei fenomeni di sensibilizzazione. E’ consigliabile applicare delle creme contenenti principi attivi in grado di ripristinare il giusto grado di idratazione della pelle (acido ialuronico e ceramidi), antiossidanti (vitamina C e vitamina E) e sali minerali (zinco e selenio). Fondamentale l’applicazione quotidiana, quindi non solo in caso di esposizione diretta al mare o in montagna, di filtri di protezione dal sole che, oltre a schermare i raggi solari, proteggono dallo smog”.
I dermatologi promuovono l’utilizzo dei cosmetici. Per le donne infatti è importante il trucco che, oltre a fornire una protezione, migliora il colorito della pelle. “Per proteggere la pelle è importante agire non solo all’esterno del nostro organismo ma anche dall’interno – conclude la dott.ssa Caputo – con l’assunzione di alimenti adatti, privilegiando quelli contenenti vitamine, sali minerali, frutta e verdura che contengono anche sostanze antiossidanti, pesce, fibre e soprattutto bere molta acqua per facilitare l’idratazione del corpo e di conseguenza della pelle. Nel caso infine fosse necessario può essere consigliabile assumere degli integratori”.
Un altro pericolo per la nostra pelle è costituito dal fumo, attivo e passivo, che danneggia notevolmente la cute e, come per lo smog, facilita la comparsa di macchie, sintomo dell’invecchiamento cutaneo con modificazioni del colorito, dell’elasticità e del tono della pelle.