Ringiovanimento dello sguardo con tecnica combinata Filler dinamico e tossina botulinica
A cura della Dott.ssa Lucia Calvisi
Sempre più pazienti si recano negli ambulatori di Medicina Estetica poiché lamentano un aspetto stanco del volto, ma temono o comunque desiderano il più possibile procrastinare l’intervento chirurgico di blefaroplastica.
A volte questo è inevitabile, talaltro, dopo una adeguata valutazione da parte del medico specialista, amo eseguire una tecnica che ho ribattezzato con il nome di lift-eye-technique.
Questa tecnica consiste nella combinazione tra tossina botulinica e un filler specifico per il ringiovanimento della zona del tear trough, che consente non solo di riempire quell’antiestetico solco dell’occhiaia, ma anche (grazie alla presenza del complesso dermoristrutturante, ossia una serie di vitamine, amminocidi, oligoelementi), di andare a migliorare, progressivamente nel corso delle settimane la qualità della pelle.
Dopo una adeguata selezione del paziente (non tutti sono pazienti candidati ideali), si inizia la visita.
La visita preliminare è sempre un momento fondamentale per la valutazione del paziente, imprescindibile, durante il quale, si spiega al paziente il tipo di trattamento e si pianificano le diverse fasi.
Non tutti i pazienti, infatti, vanno trattati allo stesso modo, e questa rappresenta la bellezza e l’unicità del lavoro.
In alcuni pazienti, per esempio, prima di approcciarci alla zona dello “sguardo”, è necessario creare supporto e sostegno in corrispondenza del terzo medio (trattamento da eseguire con la tecnica multilayer), e solo dopo trattare la zona superiore.
Come si tratta la zona superiore?
Prima si esegue il botulino, per rilassare la muscolatura; si rivede sempre il paziente dopo circa 15 giorni per un eventuale touch up, e si procede anche con il filler.
Il filler utilizzato è il primo acido ialuronico approvato per una zona così peculiare come quella del tear trough, che vanta numerosi studi clinici a supporto e 20 anni di immissione sul mercato.
Attraverso una microcannula 25G 5mm e utilizzando un device elettronico che garantisce la massima precisione nel dosare il prodotto (indispensabile in questa zona così delicata), si inietta, l’acido ialuronico al di sotto del muscolo orbicolare dell’occhio.
Si effettua un punto di accesso di solito 2 cm lateralmente rispetto al canto laterale dell’occhio e si inserisce la cannula.
È fondamentale non eccedere nel quantitativo di prodotto da iniettare, per evitare che si accumuli e per trovarsi nel piano giusto di iniezione. Qualora poi la paziente, o il paziente, siano canditati ideali, e necessitino di un sollevamento del sopracciglio, si può completare il trattamento, iniettando il prodotto per sollevare la parte laterale del sopracciglio.
@Studio Dermatologico E Medico Estetico Dott.ssa Lucia Calvisi