FILI RIASSORBIBILI l’alternativa al lifting per risollevare i tessuti senza cicatrici
Conosciuti come un’alternativa meno invasiva ai lifting, i fili consentono di avere lineamenti più scolpiti attraverso un risollevamento dei tessuti senza sostanze riempitive e senza le incisioni o le cicatrici tipiche di un lifting chirurgico, che spesso scoraggiano le pazienti.
Si tratta di un presidio medico usato da molti anni in chirurgia per altri scopi, riadattato per la Medicina Estetica Viso e Corpo.
I più diffusi oggi sono i cosiddetti Fili in PDO ossia polidiossanone, un polimero sintetico biodegradabile, versatile e resistente. Oggi esistono sul mercato sia fili biostimolanti che favoriscono la tonificazione e attenuano le rughe sottili e sono indicati anche in fase di prevenzione o mantenimento per le pazienti più giovani (intorno ai 30 anni) sia fili di trazione per un lifting non chirurgico nei casi in cui è già presente un cedimento cutaneo.
Questo può avvenire in seguito all’invecchiamento e alla conseguente riduzione ossea anche per quanto riguarda il volto o può essere dovuto a sbalzi di peso e dimagrimenti (ad esempio in donne giovani fra i 30 e i 40 anni).
In cosa consiste la tecnica
Lo studio di nuove tecniche e nuovi prodotti sempre più performanti, consente di avere oggi i risultati che in alcuni casi possono essere anche accostabili a quello di un intervento chirurgico, ma con tempi di recupero molto veloci e post trattamento soft. I fili di trazione in PDO – già usati da anni per le suture in chirurgia generale – vengono inseriti nel tessuto connettivo profondo. Grazie alle spine bidirezionali presenti nei modelli usati per il riposizionamento dei tessuti, i fili vengono ‘agganciati’ a livello sottocutaneo. Fondamentale rivolgersi a medici specializzati con esperienza e con approfondite competenze anatomiche. Ancora una volta, infatti, le conoscenze in questo ambito sono necessarie per trattamenti sicuri e con eventuali complicanze ridotte al minimo. Se posizionati correttamente, i fili creano un effetto tensore moderato e naturale che favorisce la distensione cutanea. Un effetto liftante che consente di riposizionare i tessuti e dare sostegno. Il trattamento, effettuato in anestesia locale, svolge anche una funzione tonificante sulla pelle grazie all’aumento naturale per stimolazione di fibre di neocollagene.
Come possono essere utilizzati su viso e corpo
Il trattamento deve essere preceduto da una visita accurata e dalla condivisione con il paziente sia dei desideri, sia dei risultati concreti che è possibile raggiungere e dei tempi di mantenimento degli stessi (ad oggi non paragonabili ad un intervento chirurgico come il Lifting o il Mini Lifting nel caso del viso o ad un lifting degli arti nel caso delle braccia o ancora miniaddominoplastica nel caso dell’addome).
ll tipo e il numero dei fili necessari vengono discussi e concordati con il paziente prima del trattamento, spiegando pro e contro e valutando attentamente gli obiettivi da raggiungere.
Oltre al ringiovanimento del viso, oggi i fili di trazione sono utilizzabili anche per il miglioramento dei cedimenti cutanei nel corpo (collo, braccia e addome in primis). Utile nel caso di trattamenti corpo la combinazione con altre procedure non invasive, come filler di acido ialuronico o idrossiapatite di calcio per rimpolpare e gli ultrasuoni ad alta intensità che aiutano la produzione di collagene. Anche alcune aree corporee possono trarre giovamento dal posizionamento di fili in PDO soprattutto con finalità biostimolante. La pelle poco tonica dell’interno delle braccia, dell’interno coscia e delle aree sopra il ginocchio rappresenta una buona indicazione per l’inserimento di tali dispositivi. La superficie cutanea e le caratteristiche della cute daranno indicazione sul tipo e sul numero di fili, posizionati più spesso secondo un disegno a trama incrociata. Pochi gli effetti secondari se si segue una tecnica attenta e scrupolosa, con tempi di recupero immediati. Risultati a medio lungo termine con durata di 12/18 mesi.
Vanno bene dopo i 30 anni come trattamento anti (prime) rughe?
Questa procedura è più adatta per i pazienti con lassità cutanee moderate e quindi le pazienti dai 30 ai 40 possono essere le candidate ideali, ma sempre valutando caso per caso.
Esistono inoltre gamme di fili biostimolanti che come detto prima svolgono meramente una funzione di stimolazione della produzione di collagene, elastina e acido ialuronico che può aiutare le pazienti in questa fascia di età che presentano i primi cedimenti cutanei.
Benefici e cura
Dopo l’inserimento, i fili vengono assorbiti dopo pochi mesi, ma la stimolazione del collagene a cui facevamo riferimento prima, permette di mantenere i risultati per 12 mesi o più in base al tipo di fili utilizzati e alla situazione iniziale del paziente (e anche alla risposta del suo organismo). Certamente per i pazienti ritenuti idonei e non propensi ad un intervento chirurgico, i fili di trazione possono avere diversi vantaggi fra cui: nessuna cicatrice visibile, tempi di ripresa rapidi, velocità del trattamento da 40 a 60 minuti, rischi minimi, effetti nel post trascurabili (gonfiore, dolorabilità ed ecchimosi ridotte) e risultati apprezzabili immediatamente dopo la procedura.
Per il mantenimento dei risultati, può essere d’aiuto la combinazione se necessaria con trattamenti di medicina estetica tradizionali come filler e botox.