“Vero. Avere la massima cura dell’igiene della zona perioculare utilizzando salviette lenitive e disinfettanti, meglio monodose, che possono essere utilizzate anche per rimuovere residui di trucco, aiutano anche a rimuovere eventuali tracce di pollini molto spesso responsabili di allergia e congiuntivite allergica e di sintomi ad essa associati come rinite, asma, orticaria – spiega l’esperto. – In caso di congiuntivite allergica è sempre raccomandabile evitare anche alcune “cattive” abitudini come strofinare gli occhi con le mani o con le salviette, da usare una per ciascun occhio e da non riutilizzare, oltre ad usare, nelle fase acuta colliri antistaminici di ultima generazione e lacrime artificiali a base di acido ialuronico o aminoacidi, da usare in momenti diversi nell’arco della giornata, per lubrificare l’occhio, nutrire la congiuntiva e la cornea, ridurre la secchezza e l’attrito tra la palpebra e le superfici oculari e rimuovere anche la presenza di eventuali allergeni contenuti nel sacco congiuntivale. Infine, anche la protezione degli occhi con occhiali da sole, da usare sempre quando si è all’aperto, è fondamentale per ridurre il contatto con eventuali allergeni presenti nell’aria e dare sollievo in caso di fotofobia, ovvero una particolare sensibilizzazione degli occhi alla luce, spesso presente nelle forme allergiche. Un valido aiuto in caso di allergia al polline, e quindi per ridurre il rischio di congiuntivite allergica, viene anche dall’igiene personale, per esempio lavare spesso i capelli per eliminare la concentrazione di pollini, e dell’ambiente, come fare arieggiare spesso gli ambienti chiusi, pulire bene tappeti, divani, moquette, cambiare spesso le federe del cuscino e pulire tutti i mobili che potrebbero essere ricettacolo di acari e pollini.”
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